Promosso dall’Ordine degli Avvocati di Verona, tra l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, il Tribunale di Verona, l’Ufficio del Giudice Tutelare di Verona, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, l’Ordine degli Avvocati di Verona, la Direzione Generale Ulss 9 del Veneto, il Comune di Verona, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona, il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona con l’adesione delle associazioni specialistiche di diritto di famiglia e dei minori Aiaf, Ondif, Camera Minorile, Cammino, Unione Giuristi Cattolici.
Il fenomeno della violenza nei confronti delle donne è diffuso in tutti i paesi ed è trasversale a tutte le culture, indipendentemente dai fattori sociali, economici e culturali che le caratterizzano.
Si tratta di un problema endemico di proporzioni tali da procurare grave allarme sociale. Gli studi internazionali, a partire dall’OMS- Rapporto 2013 e nazionali (Istat 2006/2022) confermano che almeno una donna su tre subisce violenza dal partner o ex partner nel corso della vita e la maggioranza delle donne viene uccisa per mano del partner o dell’ex-partner (femminicidio che nel 2021 ha prodotto la morte di 118 donne, 102 uccise in ambito familiare/affettivo – Report Polizia di Stato). Nella quasi totalità dei casi le violenze non vengono denunciate, causando una sottostima del fenomeno che evidenzia la difficoltà delle donne a chiedere aiuto.
L’indagine Istat condotta nel periodo 2020-2021 ha rilevato come la pandemia e le misure adottate per il contenimento della sua diffusione (ad esempio il confinamento tra le mura domestiche), così come il dispiegarsi delle conseguenze socio-economiche della crisi innescata dall’emergenza sanitaria, possono aver accentuato il rischio di comportamenti violenti. Il dato relativo alla violenza contro le donne va integrato con quello che riguarda i minori che vivono situazioni di violenza.
Nel corso del 2020 sono più di 15.000 le donne che hanno chiesto aiuto ai Centri Antiviolenza a livello nazionale. I 13 Centri Antiviolenza della Regione Veneto, riuniti nel Coordinamento Iris, hanno preso in carico 1870 donne. A livello provinciale, nel corso del 2020 le donne prese in carico dai Centri Antiviolenza presenti sul territorio (Telefono Rosa di Verona e Centro Petra) sono state 316. Nella quasi totalità dei casi di violenza domestica, i figli e le figlie subiscono anch’essi violenza, quanto meno assistita.
Le Istituzioni e la società civile, da tempo stanno dedicando una crescente attenzione al fenomeno, ponendo in essere interventi a vari livelli, nazionale e regionale. Anche la Regione Veneto, con la legge n 5/2013 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, si è dotata di una normativa dedicata al contrasto della violenza di genere. Detta normativa, oltre ad intensificare i servizi deputati all’erogazione degli interventi in supporto delle vittime di violenza, assume “iniziative per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, anche mediante interventi coordinati fra istituzioni e soggetti del terzo settore presenti sul territorio”, riconoscendo il valore di rete quale garanzia di una presa in carico globale ed efficace delle donne vittime di violenza.
È possibile proseguire la lettura del protocollo completo sul documento qui sotto.