Promosso dall’Ordine degli Avvocati di Verona e dal Tribunale, prevede una specifica formazione comune di tutti gli operatori coinvolti nella tutela e nel sostegno delle vittime.
Testata: L’Arena online
Adozione di strategie e prassi condivise per il contrasto della violenza di genere, oltre che una specifica formazione comune di tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nella tutela e nel sostegno delle vittime di violenza di genere. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa promosso dall’Ordine degli Avvocati di Verona e dal Tribunale di Verona tra una quindicina fra istituzioni giuridiche, sanitarie, universitarie e comunali, che sarà presentato alla cittadinanza venerdì 21 ottobre, alle 15, nella sala Convegni della Gran Guardia. Un incontro patrocinato dal Comune di Verona, che è fra le municipali capofila del protocollo presentato oggi in giunta dalla vicesindaca Barbara Bissoli, assessora alla Parità di genere.
Gli «attori» coinvolti
Il convegno di studi è realizzato in occasione della sottoscrizione e presentazione del protocollo d’intesa che è promosso dall’Ordine degli Avvocati di Verona in collaborazione con il Tribunale di Verona e con il patrocinato dal Comune. Un’intesa che vede l’adesione, oltre a Ordine degli Avvocati di Verona e Tribunale di Verona, anche di Ufficio del Giudice Tutelare di Verona, Procura della Repubblica al Tribunale di Verona, Direzione Generale Ulss 9 del Veneto, Comuni di Verona, Sona e Legnago capofila degli ambiti territoriali. E, ancora, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Ospedale del Sacro Cuore di Negrar, Clinica Pederzoli di Peschiera, Ordine degli Psicologi e delle Psicologhe del Veneto, Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Verona, Ordine degli Assistenti Sociali e Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona.
«Il protocollo – spiega la vicesindaca Barbara Bissoli – rappresenta il frutto della collaborazione interdisciplinare fra ordini professionali, magistratura, amministrazione pubblica, istituzioni private. Tutti concordi nel riconoscere la necessità di creare una rete di intervento, in grado di sostenere concretamente le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza. Il Comune è fra gli enti capofila del progetto e fra i sostenitori diretti della realizzazione di questo primo incontro, che presenterà alla cittadinanza gli obiettivi dell’iniziativa».
Il programma del convegno
- Inizio alle ore 15
- Interventi di saluto della vicesindaca Bissoli, del presidente della Prima Sezione del Tribunale di Verona Antonella Guerra e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Verona Davide Adami. Introduce: Sara Gini, consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Verona; coordina: Luigina Zappon, direttrice ufficio Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori Distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera Relatori.
- Alessia Silvi giudice della Sezione Penale del Tribunale di Verona, su «Il fenomeno della violenza di genere e il processo penale – la tutela della vittima»
- Federica Ormanni sostituto procuratore della Procura della Repubblica del Tribunale di Verona, su «Dalla notizia di reato al processo: le indagini le modalità di ascolto ed i provvedimenti urgenti a tutela della vittima».
- Virginia Manfroni giudice della Prima Sezione del Tribunale di Verona, su «La riforma del processo civile nei procedimenti di famiglia dove viene segnalata la violenza»
- Alessandra Cordiano associata di Diritto privato, Università di Verona, su «Violenze di genere e violenza assistita, La prospettiva minorile»
- Fortunata Pizzoferro vice presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, su «La vittimizzazione secondaria: aspetti psicologici delle donne maltrattate e dei minori che assistono alla violenza»
- Rosa Lovati responsabile pari opportunità Comune di Verona, su «Aspetti critici dell’intervento dei Servizi Sociali, Il problema della vittimizzazione secondaria».