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Secondo Convegno delle Reti dei Tavoli di Prevenzione dei Gesti Suicidari “Dialogo e Pregiudizio”

VENERDÌ 19 MAGGIO 2023

Apertura iscrizioni ore 9.00 Inizio evento ore 10.00

Sala Convegni Ospedale San Giacomo, Via dei Carpani 16/z, Castelfranco Veneto TV

Il Convegno, organizzato in collaborazione con Trento e Bolzano, con il contributo fattivo dall’azienda sanitaria Marca Trevigiana, è aperto a tutte le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni firmatarie del Protocollo d’intesa per la promozione di iniziative in materia di prevenzione dei gesti suicidari e a tutti i cittadini interessati a sostenere la promozione della cultura sociale della prevenzione dei gesti autolesivi.


L’incontro rientra nelle finalità del Protocollo di promozione di iniziative di conoscenza, studio e sensibilizzazione e della condivisione di percorsi di formazione e ricerca firmato da quasi quaranta enti, associazioni e ordini professionali.


Il focus del Convegno è lavorare sulla trasversalità del pregiudizio rispetto a generazioni, professioni e ruoli di una Comunità e l’intento del Convegno è innescare un dialogo capace di tracciare una prospettiva futura di cambiamento in cui lo stigma e il pregiudizio possano far posto all’ascolto e al dialogo reciproco.

L’intervento della mattina “Adulti adolescenti nell’incertezza della vita”, darà voce alla ricerca “Chiedimi come sto. Gli studenti al tempo della pandemia”, grazie alla presentazione della coordinatrice della ricerca dott.ssa Camilla Piredda dell’Unione Studenti Universitari. Ricerca che ha coinvolto 29 mila studenti tra i 14 e i 23 anni e i cui risultati possono sfatare luoghi comuni e pregiudizi rispetto a ciò che si dice sui giovani ed evidenziare elementi conoscitivi e concreti in grado di orientare gli interventi da offrire perché siano coerenti coi bisogni che la ricerca mette in luce. L’analisi dei dati sarà supportata e arricchita dalle considerazioni e commenti del professor Ivo Lizzola dell’Università degli studi di Bergamo e dalla sua profonda esperienza di relazione con i giovani. Al termine della presentazione, è previsto un tempo di scambio e dialogo con la platea.


I lavori di gruppo nel pomeriggio intendono approfondire la tematica
. Ci suddivideremo in 4 workshop, ciascuno dei quali ospiterà un’esperienza a partire dalla quale avviare un confronto collettivo e individuare, con l’aiuto dei conduttori, delle linee di intervento/gestione da condividere nella plenaria conclusiva.


Le tematiche sono le seguenti:
1) “Suicidio: parlarne”
Un gruppo che si interroga sul mondo della comunicazione e si confronta in merito ai rischi e alle opportunità nascosti nelle modalità e canali di comunicare il suicidio. Quanto una comunicazione distorta e frammentaria può contribuire alla diffusione dello stigma e del pregiudizio verso l il suicidio e il rischio suicidario e quanto invece una chiara e consapevole comunicazione, volta alla possibilità di prevenire il suicidio, sia fondamentale nel superare stigma e pregiudizio. Sono ancora attuali e sufficienti le indicazioni per una corretta comunicazione di atti o eventi suicidari facenti capo ai due presupposti dell’effetto “Werther” (effetto imitativo della condotta suicida di personaggi famosi) o dell’effetto “Papageno” (effetto positivo che i mass media possono suscitare indicando alternative non suicide alle crisi)? Se la risposta sarà sì: come, dove e quando farlo, tenendo presente il peso del pregiudizio rispetto alle scelte comunicative che si fanno e gli scenari e le dinamiche positive che il dialogo può aprire. Il gruppo “tutto annodato” (https://www.instagram.com/tuttoannodato/) metterà a disposizione la sua esperienza nel campo della comunicazione.

Conduttori/facilitatori del gruppo: Renato Decarli coordinatore della Rete di prevenzione dei suicidi Alto Adige e Dott. Oscar Tonon Sostituto Commissario della Questura di Treviso.


2)”Aprire il cuore: cosa resta a chi resta”.
Un gruppo in cui far emergere il peso del pregiudizio e le modalità in cui si manifesta, l’”imparlabilità” legata all’evento suicidario per le persone che restano (dagli operatori dei servizi ai cari di chi si toglie la vita) e il valore del dialogo come strumento per promuovere scenari di salute anche in queste situazioni. Il gruppo Rimanere Insieme di Advar condividerà delle esperienze che hanno caratterizzato tanti anni di attività mettendo in luce le molteplici sfaccettature degli interventi di supporto alle persone in lutto per suicidio.


Conduttori/facilitatori:
Dott.ssa Wilma Angela Di Napoli, psichiatra del centro salute mentale dell’APSS di
Trento e Dott. Lorenzo Bolzonello, psicologo di Advar.


3) “Scuola: parliamo di suicidio?”

Un gruppo in cui ragionare su cosa significa per le persone che vivono nella scuola attraversare un’esperienza di suicidio, quali resistenze presidiano questo contesto e trattengono dall’affrontare la realtà: dubbi, pregiudizi e paure e gli strumenti per gestirli.
Una rappresentanza di una scuola secondaria di secondo grado, porterà l’esperienza diretta della morte di uno studente, quali risorse sono state attivate, quali interrogativi si sono aperti a fronte di questa esperienza.


Conduttori: Dott.ssa Luisa Celeghin referente legalità, politiche giovanili e partecipazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso e Dott.ssa Francesca Schir psicologa dell’intendenza scolastica della Rete di Bolzano.


4) “Spiritualità e suicidio”
Un gruppo per lavorare sui pregiudizi e le resistenze che frenano il prendersi cura dello spirito di chi è coinvolto nei fenomeni suicidari, in specie di chi resta, quali strumenti a disposizione per credenti e non credenti per trovare conforto e senso.
Don Paolo Giacomazzo presbitero della diocesi di Treviso potrà portare la sua esperienza pluriennale in questo campo.


Conduttori: Paola Pasqualini consacrata per la pastorale diocesana e Dott.ssa Barbara Laliscia psicologa clinica e di comunità, Associazione Hedera.


In ogni gruppo i presenti porteranno l’articolata ricchezza dei diversi snodi che costituiscono la rete della Comunità: servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine, religiosi, cittadini e così via. I contributi esperienziali metteranno tutti in grado di offrire considerazioni e proposte in merito al ruolo del pregiudizio e del dialogo per la gestione del processo di attivazione della prevenzione dei gesti suicidari che tutti insieme si intende
promuovere.

ECM per tutte le professioni sanitarie, previsto Accreditamento per Assistenti Sociali.

Ingresso previa iscrizione gratuita https://tom.aulss2.veneto.it/tom_trevigiana/login.html entro il 15 maggio.

Per info organizzative: dialogoepregiudizio23@gmail.com

Ulteriori dettagli sulla locandina qui sotto.